Nonostante la riforma dell’ordinamento penitenziario, ai fini dell’incentivazione del lavoro intramurario dei detenuti alle dipendenze di enti terzi continua ad
avere un ruolo centrale la l. n. 193/2000, c.d. legge Smuraglia. Oltre alle agevolazioni fiscali e contributive, quest’ultima sembra ammettere all’art. 2 un’ulteriore misura di incentivazione che attiene al trattamento retributivo. L’ambiguità della disposizione ha originato due interpretazioni: una equiparativa,
che richiede il riconoscimento dello stesso trattamento economico previsto per i lavoratori liberi, ed una riduzionista, che consente la riduzione del trattamento economico fino ai 2/3 di quanto previsto nella contrattazione collettiva. Il problema interpretativo include il raccordo con altre ipotesi di salario
legale e l’istituto contrattuale del salario d’ingresso.