Servizi fiduciari: gli orientamenti della magistratura sui trattamenti retributivi minimi

Autore: Nicoletta Serrani

Anno: 2023

Numero: 11

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Con il presente contributo l’Autrice si propone di analizzare le principali pronunce della magistratura che sono intervenute sul tema dell’adeguatezza della retribuzione prevista dall’art. 23 del CCNL per i dipendenti delle imprese della vigilanza privata e dei servizi fiduciari, in particolare, con riferimento al personale inquadrato al livello “D”. Dal lavoro istruttorio e di analisi emerge come il trattamento economico retributivo previsto per tale livello di inquadramento sia considerato, dalla maggior parte giudici intervenuti sul thema decidendum, inadeguato al principio della proporzionalità e comunque non sufficiente a garantire un’esistenza libera e dignitosa ex art. 36 Cost. Da qui la nuova tendenza giurisprudenziale volta a valorizzare il potere discrezionale del giudice, nell’ottica di dare piena attuazione all’art. 36 Cost., norma precettiva di rango costituzionale che come tale si pone al di sopra della legge e dell’autonomia contrattuale, da cui pertanto l’autorità giudiziaria può e deve discostarsi, anche in attuazione della normativa comunitaria, tutte le volte in cui occorre individuare la giusta retribuzione, ricorrendo se del caso anche ad altri parametri e criteri in alternativa o sussidiariamente al parametro della contrattazione collettiva.